Programma Toscana 2020 Candidato Francesco Torselli

AMBIENTE

5G.

Finalizzato alla salvaguardia dell’ambiente, il programma si pone l’obiettivo di migliorare l’ecosistema, renderlo più vivibile e far sì che la Regione Toscana sia considerata all’avanguardia nel rapporto uomo-natura.

Come primo punto nel programma vi è la volontà di approfondire il tema del 5G.

Se da un lato non vi sono dubbi sull’effettivo valore positivo in termini di progresso scientifico e tecnologico, non deve essere sottovalutato il potenziale riverbero sulla salute pubblica.

Molte sono al momento le teorie che vedono l’aumento di radiazioni come il rovescio della medaglia dell’inesorabile progresso scientifico, ma come Fratelli d’Italia, pur consapevoli dell’utilità della banda ultraveloce 5G, siamo fermi nel ritenere che la popolazione non debba essere sottoposta al rischio di insorgenza di patologie ematiche o oncologiche.

La proposta del candidato Francesco Torselli è quella di istituire un osservatorio composto da medici e ricercatori così da poter creare una solida base scientifica di matrice toscana finalizzata alla valutazione dei rischi e dei pericoli per l’ecosistema uomo-ambiente.

Dai risultati ricavati ne verrà poi data comunicazione ai Ministeri competenti così da poter ricavare la miglior base scientifica per valutare il reale impatto del 5G.

 

Pesticidi e agricoltura

Risorsa primaria, assieme al turismo, è l’attività agricola della nostra regione, ormai considerata un’eccellenza anche fuori dai confini italiani.

La priorità di Fratelli d’Italia e del candidato Torselli è quella di tutelare e valorizzare il verde, l’attività di agricoltura e l’indotto. A partire dagli incentivi all’agricoltura biologica fino alla valorizzazione dei prodotti locali e di etichettatura certificata.

Tutela e sviluppo del territorio non devono essere intesi solo come una misure propositive; infatti, deve essere innalzato anche lo standard di vigilanza, andando a porre rimedio al fenomeno dell’inquinamento e dell’abbandono di rifiuti.

In Europa, ad oggi, vi sono numerose pratiche di infrazione nei confronti dell’Italia per discariche abusive, con conseguenti sanzioni economiche rilevanti, per un totale di circa 200 milioni di Euro in 4 anni (dati relativi a metà 2019).

Alla luce di questo elemento, e dopo averlo incrociato con il dato secondo cui il 29.7% del bilancio europeo 2019/2024 è destinato ad interventi ambientali, viene naturale di ripensare anche la politica a tutela della natura.

Oltre alle operazioni di miglioramento del riciclo e dell’economia circolare, uno dei punti nevralgici sarà quello di potenziare Arpat attraverso il risanamento delle posizioni di sofferenza e dotandola di personale di numero adeguato, arrivando a pattugliare meglio il territorio toscano per migliorarlo ed evitare casi di sanzione per discariche abusive, facendo della Toscana una regione virtuosa.

Sviluppo economico

Accesso ai finanziamenti europei

Aiutare le realtà industriali deve avvenire non solo attraverso le risorse poste a disposizione dall’Unione Europea, ma anche con autonome iniziative economiche a carattere locale.

Promozione del Made in Tuscany, sostegno economico e strategico alle imprese nonché l’ampliamento del bacino di utenza del turismo sono alcune tra le priorità di Francesco Torselli.

Il tessuto sociale ed economico della nostra amata regione non può e non deve accontentarsi degli standard raggiunti in anni di amministrazione di sinistra; è ora di voltare pagina ed intraprendere il percorso di rivoluzione economica necessario.

Come più volte ricordato dagli economisti, le grandi manovre economiche sono come le virate in nave: passa del tempo prima che la nave cambi direzione, nonostante il movimento del timone. Serve, pertanto, un piano di investimenti a medio-lungo termine oggi, affinchè si possano apprezzare i veri benefici tra qualche mese.

Gli aiuti alle imprese, alleggerendo le imposte regionali, permetteranno alle stesse di riorganizzare il loro business, donando nuova linfa all’economia toscana e ad all’indotto.

SICUREZZA

Sicurezza urbana

Centrale è il tema della sicurezza nella regione Toscana, soprattutto in un periodo storico di forti turbolenze sociali e politiche.

Ad oggi nella popolazione si percepisce concretamente il senso di smarrimento e insicurezza, testimoniato anche dalla poco lusinghiera classifica nazionale sui reati denunciati, che vede Firenze al terzo posto, nonché Prato e Livorno al 7° e 8° posto.

Questi allarmanti dati numerici vanno anche bilanciati con le politiche nazionali di prolungamento della prescrizione, svuota-carceri e depenalizzazione tese più a nascondere i problemi, piuttosto che risolverli.

Una volta insediato in Consiglio Regionale, il primo provvedimento del candidato Francesco Torselli, sarà quello della creazione di un tavolo di confronto con le Prefetture dislocate sul territorio per rafforzare la sinergia nel contrasto al fenomeno criminale, dando voce alle associazioni di categoria delle Forze dell’Ordine, individuando le zone nevralgiche e porvi rimedio con un’ intensificazione dell’attività di prevenzione.

Il tema, quindi, della sicurezza verrà valutato da un duplice punto di vista: quello del singolo cittadino e quello dell’operatore di polizia.

Per quanto concerne il primo verranno creati fondi ad hoc da destinare ad impianti di videosorveglianza mirati a vigilare sulle zone maggiormente dedite all’illegalità (incrementando anche l’illuminazione pubblica) e ad aiutare a mappare le realtà urbane, con un’attenzione in più ai nascenti fenomeni di associazione mafiosa.

In linea con quanto già dimostrato in sede nazionale con la mozione presentata all’inizio 2019 dal Capogruppo On. Lollobrigida, Fratelli d’Italia ha profuso uno sforzo notevole teso al riconoscimento e sradicamento delle cosiddette “nuove mafie” con particolare riferimento a quella cinese e quella nigeriana ormai una realtà nel territorio regionale.

Questo, pertanto, deve essere il punto di partenza per un intervento a più ampio raggio su tutto il territorio regionale con l’integrazione delle competenze sulla criminalità organizzata nella L.42/2015 (norma che istituisce l’osservatorio sulla legalità) .

Tale modello organizzativo, già sperimentato in altre regioni italiane (vd. L.36/2017 Regione Abruzzo), permette di monitorare , tra l’altro, le principali attività sociali con particolare riferimento alle procedure pubbliche di appalto, terreno appetibile alle associazioni criminali.

Dal punto di vista degli operatori di polizia, invece, si propende per una razionalizzazione degli interventi a loro supporto, con individuazione di precisi fondi di spesa da destinare all’ammodernamento dell’attrezzatura e della persona in quanto tale.

Come Consigliere Regionale, Francesco Torselli, si incaricherà di migliorare le dotazioni di sicurezza come i sotto camicia in materiale tecnico e guanti anti taglio da destinare alle Forze dell’Ordine affinchè svolgano al meglio ed in sicurezza i loro compiti.

Oltre a ciò, in ascolto alle numerose segnalazoni che provengono da Questure e Comandi locali, la Regione Toscana si interesserà alla problematica relativa alle abitazioni degli agenti.

Non è infrequente, infatti, che le nuove reclute si trovino costrette a vivere all’interno delle caserme, a causa della difficoltà di potersi permettere una sistemazione personale. La Regione Toscana, mettendo a disposizione alcuni immobili, una concreta stanzialità a coloro che hanno maturato i requisiti, e, comunque, a prezzi calmierati.

POLITICHE SOCIALI

Cittadinanza presente e futura

Per poter realizzare l’auspicata crescita economica e produttiva, la Regione Toscana deve iniziare a coltivare le nuove generazioni con interventi mirati ad un benessere completo.

Formazione e sostegno alle famiglie che lavorano devono essere i capisaldi della programmazione regionale, con riforme che vadano a riguardare incentivi per nuove natalità fino ad un programma di intese con le aziende finalizzato all’ottenimento di benefit in capo ai lavoratori con figli.

Il primo passo è quello di censire gli immobili di proprietà regionale per farli diventare strutture idonee ad accogliere centri ricreativi estivi o del dopo scuola finalizzati all’incremento della socializzazione infantile e dell’aumento della capacità produttiva genitoriale. In tal senso è da ritenersi innovativa la creazione di reti di asili nido aziendali a disposizione di realtà produttive prossime geograficamente, con un notevole risparmio di risorse e puntando sulla crescita della comunità.

In aggiunta a ciò, si prevede la creazione di luoghi di associazione e di continuità con gli studi scolastici; questa è la soluzione per integrare i programmi con approfondimenti tematici e/o pratici, come, ad esempio, lo sviluppo delle capacità manuali propedeutiche all’entrata nel mondo del lavoro, o i fondamenti delle educazione sessuale, ad oggi assai carente e soppiantata da dicerie imperanti nei social.

Sempre in tema di giovani e nuove generazioni, il programma prevede l’istituzione della giornata per l’educazione stradale per consentire di instaurare un rapporto privilegiato con loro e permettere di proporre principi di buona circolazione stradale.

In collaborazione con le Polizie Municipali, ed in sinergia con le prefetture e le associazioni del territorio toscano, si intende istituire giornate tematiche nelle scuole e nei locali della Regione Toscana per sensibilizzare i giovani (e non solo) sul grave dilagare delle morti stradali causate da alterazioni psicofisiche e distrazioni dovute all’uso di distrazioni multimediali o di smartphone.

Fasce sociali deboli

Quanto finora espresso deve essere declinato anche per le fasce sociali più deboli, quali ad esempio gli anziani e le persone diversamente abili.

Per quanto concerne la fascia di età più anziana, essa rappresenta la memoria ed il mantenimento delle tradizioni, per questo richiede la massima attenzione da parte della politica. L’interesse non deve, però, limitarsi alla cura ed alla salute degli stessi, ma deve operare per spingere ancor di più verso l’inclusione sociale attraverso corsi di formazione della terza età.

Secondo dati europei solo una scarsissima porzione di popolazione sopra i 65 anni possiede conoscenze di internet di base e tutto ciò crea apprensione a Bruxelles in riferimento alla situazione italiana. Sarà nevralgico creare un modello di cittadino avanzato telematicamente e in grado di potersi districare nel web

con approfondimenti patrocinati dalla Regione per consentire agli anziani di poter acquisire maggiore autonomia, conoscenza e serenità nell’essere inclusi socialmente.

In tema di politiche volte, invece, alla tutela della popolazione affetta da disabilità, si propone un programma sperimentale ad ampio respiro e di riverbero nazionale.

Il candidato Torselli propone il recepimento dei principi contenuti nella direttiva europea 2019/882 per quanto concerne la competenza regionale, in merito a trasporti e servizi sociali.

Il contenuto della direttiva converge verso una maggiore sensibilizzazione per gli stati membri sulle problematiche connesse alla disabilità, con riferimento ai mercati (beni che devono essere fisicamente accessibili a tutte le fasce sociali), trasporti ed a tutte le politiche inclusive che migliorano quanto precedentemente statuito negli ordinamenti nazionali.

Lo spunto è anticipare il primo step di recepimento statale previsto per il 2022 e spingere per una politica sociale di partecipazione (es. cartellonistica stradale, per i trasporti e siti web fruibili anche da persone ipovedenti o con puntatori ottici). Si potrebbe iniziare dal sito istituzionale della Regione, per poi aprire tavolo con il Governo centrale per sviluppare i principi facendo sì che la Toscana sia all’avanguardia nelle politiche di inclusione sociale e di tutela delle fasce più deboli.

Edilizia residenziale pubblica

In tema di politiche sociali, non è possibile non esaminare la questione relativa alla modifica della normativa sull’edilizia residenziale pubblica.

In attesa della completa revisione della stessa, preme esaminare la normativa sulla Erp riformata nel novembre 2018 per rimuovere il limite della pena non inferiore ad anni 5 (All. A comma 2 b bis) quale elemento ostativo all’ottenimento del posto in graduatoria.

Nel testo normativo è previsto che sia possibile ottenere l’alloggio pubblico in assenza di condanne superiori a 5 anni. Detto limite, fa si che si escludano solo reati di impatto grave ma statisticamente esigui, prestando il fianco a possibili ricettacoli di piccola malavita nelle zone interessate.

Si aggiunga che nell’ultimo documento di lavoro dei servizi della commissione europea (27.02.2019) si stima che solo il 4% del parco immobiliare sia di proprietà pubblica e che gli stessi edifici siano in condizioni non sempre fruibili dalla cittadinanza.

Animali

La visione programmatica e politica, tuttavia, non deve limitarsi agli umani, pertanto centrale nel tema delle politiche sociale è il ruolo rivestito dagli investimenti nel settore degli animali di affezione.

Troppo spesso, infatti, assistiamo a fenomeni di maltrattamenti e abusi ad opera non solo di soggetti noti, ma anche di sconosciuti che, approfittando della scarsa vigilanza nelle aree dedicate, preparano alimenti avvelenati per gli animali per il solo gusto di far del male.

Il candidato, da sempre vicino alle realtà associazionistiche in difesa dei diritti degli animali, si propone di innalzare gli standard di sicurezza, introducendo vigilanza nelle aree cani e un progetto in collaborazione con i comuni e gli enti di volontario (troppo spesso lasciati operare senza adeguati supporti) specificatamente dedicato alla riduzione del randagismo e dell’accattonaggio con animale.

SANITA’

Sul tema sanitario la missione principale è quella di snellire le liste di attesa, garantendo il migliore sistema sanitario possibile, facendo si che la Toscana diventi realmente un’eccellenza ospedaliera.

I capisaldi per giungere a questo ambizioso ma concreto obiettivo sono tre: riduzione degli sprechi di denaro pubblico con relativo miglioramento nell’efficienza, miglioramento delle tecnologie mediche e aumento del personale.

La riduzione degli sprechi di denaro si ottiene attraverso una razionalizzazione delle spese risultante da un’indagine collegata tra personale medico ed amministrativo.

Tuttavia, il risparmio non deve essere tradotto in carenza o trascuratezza, bensì permette di investire i fondi reperiti in macchinari all’avanguardia come quello che permette esami di mammografia in 3D o turni ampliati di apertura dei padiglioni per ridurre le liste di attesa.

Solo a questo punto, trovata una solida base strutturale, procedere con la proposizione di bandi per stimolare nuove assunzioni con cui verrà esteso l’orario dei servizi ambulatoriali mediante aperture nei giorni festivi e prefestivi; così facendo si arriverà a coprire visite ed esami diagnostici fino alle 24, ricorrendo, se necessario, all’apporto del privato convenzionato. L’erogazione dei servizi sanitari, sia diagnostici che operatori, sarà tendenzialmente senza soste con una copertura dei bisogni a ciclo continuo anche nei giorni di fine settimana con sale operatorie aperte ed esami anche il sabato per prestazioni non urgenti.

Gestione efficiente e condivisa delle agende delle strutture accreditate ma anche un maggior controllo sulle prestazioni sanitarie rese in regime di intramoenia al fine di contenere i tempi di attesa per visite mediche ed esami strumentali.

Detto traguardo è concretizzabile anche con l’ampliamento del bacino degli utenti che permettono la fissazione degli esami, allargando tale facoltà ai medici di base.

Quanto emerso dai primi punti programmatici è sintomatico di una ribellione al decadimento del sistema sanitario toscano troppo spesso “coperto” dallo straordinario operato di infermieri, medici e personale

amministrativo che, come dinnanzi ad una missione, colmano con proprie risorse il gigante dai piedi di cristallo della sanità pubblica.

Frequentemente abbiamo assistito a fuga di primari ed eccellenze mediche a fronte di concorsi pubblici affetti da gravi patologie danneggianti la genuinità dello stesso. Tra gli ultimi casi quello di “Cattedropoli” del 2017 che inquinò gli ambienti della facoltà di medicina, ed più recentemente il bando di concorso “Estar”.

Questo scenario non è tollerabile, soprattutto perché speculatorio a svantaggio della salute dei cittadini.

Ed infatti è il cittadino che deve essere al centro del sistema sanitario, senza alcuna indecisione.

E proprio per questo è opportuno garantire il rispetto dei tempi indicati sulla ricetta per visite ed esami verificando l’appropriatezza delle prescrizioni e l’effettiva urgenza indicata dal medico di base, come peraltro sempre annunciato nei vari piani sanitari che si sono susseguiti negli anni. Devono essere previste , inoltre, sanzioni a carico delle aziende ospedaliere e sanitarie che non rispettano i tempi di attesa fissati: blocco dell’attività intramoenia, sospensione della convenzione/accreditamento, sospensione del direttore sanitario.

In ultima istanza verrà proposta una regolarizzare dell’istituto degli Stp (Stranieri Temporaneamente Presenti).

Detta normativa (D.lvo 286/98 art. 35) prevede che per le prestazioni sanitarie erogate ai cittadini stranieri non iscritti al servizio sanitario nazionale devono essere corrisposte nei presìdi pubblici ed accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva.

Questo istituto, di grande rilevanza da un punto di vista sociale e di prevenzione generale, deve essere attentamente vagliato al fine di evitare rischi per la cittadinanza e speculazioni come quelle inerente il dosaggio di metadone per richiedenti tossicodipendenti.

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Francesco Torselli

candidato Firenze 1

TOSCANA 2020

cell. 3289777902